Canali Minisiti ECM

Studio Iss: Identificata una proteina coinvolta nei meccanismi della resistenza al vemurafenib del melanoma cutaneo

Farmaci Redazione DottNet | 14/11/2022 13:18

Per combattere il problema della resistenza ai farmaci, nei laboratori dell’ISS sono state messe a punto alcune linee cellulari di melanoma resistenti a quello specifico farmaco antineoplastico

Sono state individuate alcune proteine significativamente interessate nei meccanismi cellulari alla base della resistenza del melanoma cutaneo a uno dei farmaci (il vemurafenib) più utilizzati contro questo tumore. Tra queste proteine una in particolare, la diidrolipoamide deidrogenasi, un enzima cruciale per il metabolismo energetico di tutte le cellule, si è rivelata la più interessante agli occhi dei ricercatori dell’ISS che hanno coordinato lo studio - pubblicato su Molecules - in collaborazione con colleghi dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, IDI-IRCCS di Roma e del Laboratorio di Bioinformatica e Biologia Computazionale dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del CNR, di Avellino.

Proprio per combattere il problema della resistenza ai farmaci, nei laboratori dell’ISS sono state messe a punto alcune linee cellulari di melanoma resistenti a quello specifico farmaco antineoplastico. Non solo. “Abbiamo studiato le suddette cellule con tecniche di biologia cellulare e con tecniche molecolari di proteomica come quella del TRIDENT, messa a punto alcuni anni fa proprio nel nostro laboratorio – dichiara Francesco Facchiano, primo ricercatore del Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare dell’ISS - Quest’ultima tecnologia in particolare ci ha consentito, mentre eravamo alla ricerca delle diversità tra le cellule resistenti e le non resistenti, di analizzare sia le differenze di espressione, sia quelle di struttura e quindi di funzione, di più di 1000 proteine simultaneamente”.

pubblicità

Il melanoma cutaneo è un tumore che fa ancora paura, perché nonostante alcuni buoni risultati ottenuti con le nuove terapie, quando purtroppo è diagnosticato in uno stadio avanzato resta tra più aggressivi dei tumori della pelle. Infatti i nuovi farmaci spesso riescono inizialmente a contrastare la crescita del tumore, ma poi in molti casi insorge una resistenza ai farmaci stessi e la neoplasia riprende il sopravvento. Inoltre, negli ultimi anni si è registrato un ritardo nella diagnosi del melanoma, anche perché durante la pandemia gli screening per questo tipo di tumore (come purtroppo anche per tutti gli altri tipi) sono stati eseguiti con minore frequenza. Nel 2020, come si legge nei “Numeri del cancro in Italia 2020”, redatto dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), in Italia sono state stimate circa 14.900 nuove diagnosi di melanoma della cute: 8.100 negli uomini e 6.700 nelle donne.

Commenti

I Correlati

I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Firmato e inviato alle principali Istituzioni del Paese un documento con cui si chiede di potenziare la rete diabetologica, di garantire l’equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, di investire in prevenzione e diagnosi precoce, di svi

Terapia sperimentata su 6 casi difficili da team italo-tedesco

Ti potrebbero interessare

Terapia sperimentata su 6 casi difficili da team italo-tedesco

Studio sui topi, migliore risposta immunitaria

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine

Ultime News

I consigli degli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT e della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, SITOP

I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Leccese: “Il sintomo più tipico della spondiloartrite assiale è la lombalgia più comunemente nota come mal di schiena”